martedì 3 novembre 2009

Prostitute on red mat, Karl Gietl

Tutti gli uomini - bassi o alti, arroganti o timidi, affabili o distaccati - posseggono una caratteristica comune: arrivano nel locale carichi di paura. I più esperti nascondono il terrore parlando a voce alta; gli insicuri non riescono a mascherarlo e attaccano a bere sperando che la spiacevole sensazione scompaia. Ma non ho dubbi sul fatto che, tranne qualche rarissima eccezione - i "clienti speciali", quelli che Milan non mi ha ancora presentato - , tutti hanno paura.

Ma paura di che cosa? In realtà, sono io che dovrei tremare. Sono io che esco, vado in luoghi strani, non posseggo una grande forza fisica, non porto armi. Gli uomini sono molto strani: e non parlo solo dei clienti che vengono al Copacabana, ma di tutti quelli che ho conosciuto fino a oggi. Possono picchiare, possono gridare, possono minacciare, ma hanno una paura folle della donna. Forse non di quella con cui sono sposati; comunque ce n'è sempre una che li spaventa e li sottomette totalmente ai suoi capricci. Non foss'altro che la loro madre.


11 Minuti - Paulo Coelho
Ascolto: The Nightmare Goes On di Piano Magic [Ovation 2009]

giovedì 29 ottobre 2009

Johannesburg! BLK JKS


Innanzitutto vorrei precisare una cosa: non sopporto le abbreviazioni!

Per questo motivo tramuterò magicamente manco fossi Harry Potter, BLK JKS in Black Jacks che poi alla fin fine è questo ciò che significa.
Quindi...avete visto District 9? Si, no, manco morto...
Penserete: "Che c'azzecca sto gruppo che si chiama come un codice fiscale con sto film?"
Nulla rispondo io, se non fosse che a quanto pare in questo fine 2009 va molto di moda la cultura sudafricana e l'essere "particolarmente abbronzati" (cit.)

Proprio così, a quanto pare la profonda Johannesburg sta diventando il fulcro della crescita artistica mondiale. Altro che Los Angeles, Londra, Tokyo, se si vuole avere successo bisogna andare in Sud Africa.
E proprio dal sud del continente nero emergono quattro ragazzi un pò nerd, un pò Bob Marley, un pò Mars Volta.

I Black Jacks nascono ben nove anni fa, ma pubblicano solo ora il loro primo album.In questa generazione artificiale fatta di computer, tecnologia e suoni meccanici "After Robots" cerca egregiamente di smussare gli spigoli del ferro e dell'alluminio con musiche cadenti sulla tradizione zulu.
Ebbene si, avete capito bene, l'album si districa fra brani con cantilene africane
immerse nel jazz, nel prog rock e nel fraseggio inglese quindi, se per caso arrivate ad un certo punto e non capite più che cosa stiano dicendo, don't worry be happy.

Avvertenze speciali: i titoli dei diversi brani sono a dir poco impronunciabili.


Ascolto: Molalatladi di BLK JKS [After Robots] 2009

mercoledì 28 ottobre 2009

da casa di Marty - Giugno 2008


E' davvero una Notte di Brooklyn
la Notte Azteca
la Notte Mix Tolteca
la Notte di Saragossa
la Notte di Tarasco
Jaqui Keracky
Coltiva Oppio
Nella Vecchia Culiacan
(IN BIANCO, il cantante non canta niente)

da Mexico City Blues di Jack Kerouac

Ascolto The Man I Keep Hid di Joe Henry [Blood From Stars] 2009

martedì 27 ottobre 2009

LaMarty mentre viaggia - Ottobre 2009

Verso me stesso, verso casa, verso qualcosa, la vecchia macchina ce l'aveva, poi ce l'ebbi io, e la strada, e a un semaforo rosso trovai un mezzo sigaro nel posacenere, l'accesi, mi bruciacchiai il naso, ecco il verde, butto giù una boccata, butto fuori fumo azzurro, quando si coglie un' occasione al volo non c'è niente di morto, libero, ritorno al solito posto.
Strano: a volte le non scopate battono le scopate.
Ma forse mi sbaglio.
Dicono che mi sbaglio quasi sempre.


Charles Bukowski - Compagno di Sbronze

Ascolto: On The Other Side di Vetiver [Tight Knit] 2009

lunedì 26 ottobre 2009

(Valli di Comacchio - Ottobre 2009)

Il tempo

si divide

in due fiumi:

uno corre all'indierto, divora

ciò che vivi,

l'altro

va avanti con te

a rivelare

la tua vita.

In un solo minuto

si unirono.


Pablo Neurda - Ode al passato

domenica 25 ottobre 2009


“Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!”

Non che l’unica gente possibile siano i pazzi, ma di certo questo facilita la vita e di non poco.
Jack Kerouac era un beatman che lasciava lande desolate nei suoi libri, propenso all’apertura dell’immaginario collettivo.
Scrisse il suo romanzo più celebre in tre settimane il che significa che di cose da dire ne aveva molte ...ed erano ben chiare.